Aggiornato al 17/11/2010
L'augurio... che queste porte si riaprano ancora
Santa Rita
Autografando una pagina del suo "Fantasmi di pietra",
Mauro Corona mi scrive...."...questo viaggio tra muschio e pietre morte..."
La solita avvertenza dice poi:
"i personaggi sono inventati e il paese serve solo a contenerli"
Io, a memoria, cerco segni tangibili tra le case...
Mauro, gentilmente, mi dice che deve esserci lui
ad indicarmi i posti, le vie...
Perchè, dice, nello scrivere, fa apposta a"mischiare, confondere..."
Dalla "Sciàsa De Meneghìn",
partono le mie giornaliere "ricerche".
Piazza Santa Rita è uno dei miei tanti "ritrovamenti". Forse il nome, che è anche quello di mia mamma,mi da un senso di particolare intimità.
Forse perchè anch'io abito in una centenaria casa di pietre e qui mi sembra di essere a casa
BaruffeUn'anziana signora nella nuova Erto, ricorda con orgoglio non celato
- e da me condiviso - che la scritta "vai che ritorni ertano -- torna al tuo paesello ch'è tanto bello.." è di suo marito....
Mi parla delle "baruffe" per la difesa del paese, la loro identità....
Nel raccontare ritorna battagliera..
vorrebbe tornare giù,nel vecchio abitato...Stortan è diviso dalla vecchia Erto dalla statale
che, dalla diga, porta, attraversando la località San Martino,anch'essa distrutta quell' autunno del 1963,al passo S.Osvaldo e poi giù fino a Cimolais.
Dalla corriera, che si ferma dove incomincia, in discesa,una sconnessa via lastricata, puoi veder scendere una moderna ragazza o una furtiva signora che, dal vestito nero e dalle agili scarpette, ricorda le vecchie immagini di un tempo....
che ritrovi anche nel negozietto della via centrale..
La parrocchiale di San Bartolomeo in restauro nel 2009
2011
Verso l'ultima dimora..
Tornando dal cimitero.. sotto la strada..
Venerdì 26 febbraio duemiladieci
Quando l'occhio della macchina fotografica,
come i nostri sguardi,
il nostro "fissare" qualcosa o qualcuno,
in un cimitero, davanti a una casa, su un uscio,
offende, o peggio viola, l'altrui intimità?
da "I fantasmi di pietra" pag. 208 Autunno
"la prima casa è abitata dalle Gaie. Due sorelle dalla tempra antica...."
...delle due solo una è rimasta e, aiutata da un'amica,
continua le tradizioni del luogo..
luglio 2010
Tante immagini rimarranno tra le mie cose, ma come potevo non aggiungere le emozioni provate nel riconoscere le persone, le vie, le case,
che si (il) Mauro (Corona) dice di nascondere qua e la,
ma che poi ritrovi ... .che sono li..... ?!
luglio 2010
Quando ti svegli guardi giù alla fontana
proprio mentre la signora passa con il secchio del latte....
La vicina di casa, la signora Angelica, mi racconta del passato.
Nella sua casa. mi indica i primi disegni di Mauro, e in un angolo
mi mostra quella "scatola con tanti cassetti" che le venditrici ambulanti portavano in spalla......
pag. 212
..."dall'abitazione delle Gaie ..."
..."era uno dei mitici bob " ?
...sopravvivono un pò le tradizioni....
Fontana e chiesetta di Beorscia
6 marzo duemiladieci
In questi giorni sto "trasferendo" i miei libri preferiti su aNobii, o meglio ancora, una parte della biblioteca che può "rappresentarmi".
La polvere è presente su una buona parte ; è come riscoprire in cantina vecchie bottiglie di vino.....
I più datai (dell'altro secolo) confesso non li ho letti...altri sono lì perchè libri di casa, che fanno parte del mio passato...
delle case di sasso che custodiscono i miei tesori ...
- beninteso, tesori affettivi!?
Ogni tanto mi perdo....
sarà anche il libro "fantasmi di pietra", che uso come "dima" per questo mio ricordo.A pagina 199 il parlar di libri mi ha preso...
non posso dire della veridicità delle pagine - non ho motivo di dubitarne - ma il fascino di quelle vecchie pubblicazioni lo conosco:
le pagine con i segni visibili del taglio irregolare per separarle
- in parte intonsi, che spesso lascio così, "complicandomene" la lettura.
Libri che conservi con amore, spesso con i segni del torchio..
.o macchie di stampa.
Libri che ho tolto dal mucchio per cercarne tracce per il mio raccontoIn "Un episodio di guerra nelle Prealpi Carniche" di Murari Sebastiano, Longarone, il Vajont, Erto e poi dalla Val Cellina in giù verso il Friuli, tanti ricordi legati alla Prima Guerra Mondiale.
Alla pagina 301 la figura del parroco della vicina Claut...
come i parroci dei racconti di Corona o quelli più equilibrati di Giuseppe di Ragogna nel suo "Vajont romanzo dimenticato".
Il parroco di paese, che, credenti o no, è il "collante" delle nostre molteplici storie di paese.
....Quando saremo vecchi, lungo le vie di Erto morta ci spierà la nostra infanzia, ci sorriderà la nostra adolescenza....
Un'altro "passaggio" preso dal compagno di viaggio che mi accompagna nei ricordi ormai continui, sin dal mattino presto quando spio dalla mia abitazione se la signora della casa di fianco al campanile di Cimolais ha aperto la finestra, se piove, se.....
11 marzo duemiladieci
Anche a Cimolais, come qui, di nuovo la neve. Ieri sera, tornando a casa la finestra della I., illuminata, mi ha fatto ricordare.....
E' invecchiata, in quella casa: da giovane sposa, a mamma;
gli anni sono passati, la cura dei fratelli su nella casa vecchia,
i lavori nella stalla, la fienagione, sono un ricordo bello, vivo!
Con l'asfalto, che pian piano saliva, è arrivato anche l'abbandono,
gli acciacchi, la malattia.
M., la sorella, ha deciso - ma si decide davvero in quell'attimo ? - di precederli su nell'ultima casa, dove si arriva, così dicevano i vecchi del posto, dopo una lunga camminata a piedi dietro un carro trainato dai buoi.L'ultima casa di tutti....
che già per essere al di là della valle era ancora più lontana.....
dove anche portare un fiore era un piccolo sacrificio che ti distoglieva dal lavoro...
...però....il ricordo di chi non c'era più ti dava (dà) la forza di tirare avanti
La seicento forse è ancora là, non so..... dopo un restauro troverebbe una nuova vita....
potrebbe rifare di nuovo il giro del lago,
dalla diga fino lassù, fino al nuovo ponte....a san Martino.... e tornare....
...dall'oblio
17 ottobre 2010
Nel tardo pomeriggio abbiamo lasciato un attimo i lavori al simposio di scultura di Stortan per scendere nel vecchio paese dove, nei pressi del municipio, veniva "scoperta" la statua in ricordo delle venditrici ambulanti...
Via Crucis
Stortan
Stortan EcoMuseo
-continua-
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